Mi chiamo Eugenio e sono uno dei tanti #Convivlover in giro per il mondo.
Cosa mi ha portato a provare gli infusi Conviv? L’unicità della proposta, che ha suscitato in me curiosità e voglia di sperimentare qualcosa di nuovo.
Sono un Sommelier AIS: quando assaggio, che sia vino, birra o un distillato, cerco sempre di andare oltre a quelli che sono i sapori e gli odori che emergono alla superficie, che pure sono fondamentali. Qual è il processo di produzione? Come sono state trattate le materie prime? Quali sono le caratteristiche che rendono un prodotto unico, e quindi con una identità ed autenticità ben definite?
Conviv è una base per cocktail analcolica che mi ha appassionato fin dall’inizio, poiché cerca di rompere il legame che da sempre permea il mondo dei drink, ovvero che il godimento che si prova nel bere sia intrinsecamente connesso alla componente alcolica del prodotto. Niente di più falso! Non fraintendetemi: essendo Sommelier, sono legato al prodotto vinicolo e credo che ogni sua componente (sia essa acqua, alcol o altre sostanze) abbia un certo ruolo e valore nel vino. Conviv però all’assaggio è sorprendente: la morbidezza, caratteristica in cui la componente alcolica solitamente ha un ruolo fondamentale, non manca. Questa però è data da una presenza di zuccheri naturalmente presenti nella frutta (attenzione, non zuccheri aggiunti!) che si integrano perfettamente in una trama gustativa equilibrata, in cui acidità, sapidità e componente amaricante si fondono alla perfezione. Il succo d’uva, le erbe aromatiche e gli altri ingredienti naturali e selezionati che rappresentano eccellenze del territorio italiano sono alla base di un prodotto ottenuto da un attento processo di infusione a freddo di oltre trenta giorni, volto a preservare l’unicità e la vera essenza delle materie prime utilizzate, senza mai snaturarne il profilo organolettico.
Il Conviv Bianco è molto fine, elegantemente speziato, con profumi di lime, di timo e note delicate di tarassaco, mentre profumi di lavanda accompagnano il finale. E’ perfetto per un aperitivo estivo insieme alla Tonica (ma anche un Conviv Sour saprà sorprendervi).
Il Conviv Rosso è per chi cerca maggior sofisticatezza ed avvolgenza: profumi di mosto d’uva e di ciliegia continuano su note amaricanti ed acide di erbe, bitter e arancia rossa. Come aperitivo, è il prodotto ideale per uno Spritz o un Americano rivisitati; io l’ho bevuto anche dopo cena come amaro, semplicemente “on the rocks”, e devo ammettere che Conviv ha continuato a stupirmi.
Concludendo, penso di poter lasciare un messaggio sia ai tanti colleghi di settore (Sommelier specializzati e non) sia a chi semplicemente cerca esperienze di bevuta fuori dal coro: non fermatevi alle etichette, uscite dai vostri schemi mentali e sfidate lo status quo. Bere bene, bere versatile, bere condiviso: un equilibrio che non è mai stato così sorprendente.
Eugenio
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